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*Non necessita d’Impollinatori.
A seguire una sintesi di: Coltivare il Kaki, la guida completa.
Il Kaki è una pianta arborea che può raggiungere un’altezza massima di 5-6 m.
Un impianto di Kaki, se ben curato, può dare una produzione abbondante per un periodo di tempo pari a 25-30 anni o anche più.
È bene però tener presente che la produzione di frutti inizia 4-5 anni dopo l’impianto.
La parte utilizzata è il frutto, una bocca di grosse dimensioni che di solito ha una forma rotonda, ma che in alcune varietà può essere appiattita o appuntita.
La buccia ha una colorazione giallo-arancio ed è piuttosto sottile, mentre la polpa ha una colorazione arancio molto scuro che tende al bruno.
Le varietà tradizionali producono frutti privi di semi che si possono consumare solo quando la polpa è divenuta molle e di colore più scuro, ovvero quando hanno superato lo stadio di maturazione.
In questo caso il frutto viene definito ammezzato.
Nei frutti immaturi la polpa è più chiara e aspra e ha proprietà astringenti.
I frutti di altre varietà, di più recente introduzione, possono essere consumati subito dopo che sono stati raccolti; sono comunemente conosciuti con il nome di Kaki-Mela.
Il fusto è unico e si sviluppa formando una chioma ampia e abbastanza folta.
Le foglie, di grandi dimensioni, larghe e lucide, hanno una forma ovale, sono di colore verde intenso e prive di peli.
I fiori, che sbocciano sui rami più piccoli, sono caratterizzati da petali poco appariscenti.
Dal punto di vista della fioritura le varietà possono essere classificate in:
varietà con fiori solo femminili: sono destinate alla produzione dei frutti;
varietà con fiori maschili: verranno utilizzate per impollinare le altre varietà. Una pianta di questo tipo è sufficiente per impollinare 4-5 piante femminili.
Il Kaki è un albero che ha una crescita piuttosto lenta: per un periodo di 4-5 anni dopo l’impianto si sviluppano soltanto gli organi vegetativi: foglie, fusti, radici.
Successivamente, una volta iniziata nel secondo o terzo anno dopo l’impianto, la produzione aumenta fino a raggiungere i massimi livelli quando la pianta ha degli 8 ai 10 anni di vita.
In seguito essa rimane stabile per molti anni; inizia a calare dopo circa 22-24 anni dall’impianto.
Tale riduzione della produzione è più o meno rapida e inizia in momenti diversi a seconda della varietà cui la pianta appartiene.
La temperatura ottimale per la crescita del kaki è di 20-22 °C.
Questa pianta resiste abbastanza al freddo.
Se si selezionano portinnesti particolarmente resistenti al gelo sopporta temperature minime invernali anche di -10 °C.
Il Kaki per crescere richiede molta luce; predilige perciò le posizioni soleggiate e non tollera l’ombra nemmeno per poche ore nel corso della giornata.
Da noi questa pianta può essere coltivata anche in collina: nelle regioni meridionali fino a circa 1000 m di altezza, in quelle settentrionali fino a circa 600 m.
Il terreno più adatto per questa coltura è fresco, mediamente dotato di sostanza organica, con pH neutro oppure leggermente acido.
Il pH ottimale oscilla tra i valori 6,2 e 7,5.
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